
Basilica di San Marco
L’origine della Basilica di San Marco
La basilica di San Marco fu originariamente costruita nel IX secolo per ospitare le reliquie dell’evangelista San Marco, trafugate nell’828 da Alessandria d’Egitto da una spedizione che sarebbe stata commissionata dal doge Giustiniano Participazio di Venezia. Questa basilica, situata in Piazza San Marco e adiacente al Palazzo Ducale, doveva rivaleggiare con quella di Roma che avrebbe ospitato le reliquie di San Pietro.
La storia delle reliquie di San Marco.
Angel : Sapevate che le ossa di San Marco, trafugate dalla sua tomba, furono portate da Alessandria a Venezia da due mercanti, o pseudo tali?
Oriane : Sì, e non hanno esitato a nasconderli in un cesto contenente carne di maiale!
Angel : Perché maiale e non agnello o manzo? San Marco preferiva le salsicce di maiale italiane alle merguez?
Oriane : Niente affatto! Inoltre, non erano salsicce, ma fette di pancetta salata. È stato molto furbo nascondere le reliquie ai doganieri musulmani che non avrebbero rischiato di perquisire il carico!
Se avete deciso di visitare la Basilica di San Marco per rendere omaggio alle ossa del santo, siete sulla strada sbagliata!
Quando visiterete il tesoro vedrete pezzi di ossa, certo, ma non quelli dell’evangelista. Questi furono restituiti nel 1968 da Papa Paolo VI per porre fine a una faida tra la Chiesa latina e la Chiesa copta ortodossa, erede della Chiesa orientale fondata in Egitto da San Marco.
Quindi mediterete sul suo sarcofago… vuoto! Quindi, se volete davvero onorare il Santo Apostolo con la vostra visita, dovrete recarvi al Cairo!

La prima basilica fu distrutta nel 976 nell’incendio del Palazzo Ducale, poi ricostruita nell’XI secolo.
La sua pianta, a forma di croce greca, è di ispirazione bizantina, basata sul modello della Chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli.
Nel corso dei secoli è stato arricchito fino a diventare un vero e proprio capolavoro che mescola influenze bizantine, islamiche, gotiche e rinascimentali.
La Basilica di San Marco, oltre a essere una magnifica esposizione di mosaici, è un po’ la grotta di Alì Babà, poiché contiene molti tesori acquisiti e molti rubati, nel corso dei secoli.
Citiamo, ad esempio, molte reliquie come un’ampolla del sangue di Cristo, un pezzo del bastone su cui fu fissata la spugna di Cristo, un pezzo di stoffa che fu usato per la lavanda dei piedi, i capelli della Vergine, la spada di San Pietro con cui tagliò l’orecchio a Malco.
Ma anche oro, pietre preziose, marmo… Anche i cavalli di bronzo, conservati all’interno e le cui repliche si trovano sopra il portale, sono stati rubati da Costantinopoli!
Di tutti i tesori contenuti nella Basilica, il più ricco, la Pala d’Oro, invece, fu realizzato dalla Forma di Costantinopoli per il doge Pietro Orseolo nel 978.
La facciata della Basilica di San Marco
Quando ci si trova di fronte alla facciata della basilica, ci si chiede se non si è stati teletrasportati fuori dall’Italia!
I coupes bizantini, le pareti in marmo egiziano… In effetti, oltre ad essere riccamente decorata, le sue molteplici ispirazioni la rendono completamente unica.
Ammiriamo 5 portali ad arco, separati da colonne di marmo, sormontati da archi riccamente scolpiti e decorati da splendidi mosaici colorati.
Angel : Osserviamo la decorazione del portale di sinistra: rappresenta l’ingresso del corpo di San Marco nella chiesa.
Oriane : È il mosaico più antico di questa facciata! Risale al 1270. La stessa scena è raffigurata più a destra, questa volta del XVII secolo.



Come visitare la Basilica di San Marco?
Visitare la Basilica di San Marco, informazioni pratiche
I nostri consigli per visitare la Basilica di San Marco:

Migliaia di metri quadrati di mosaici colorati e dorati
L’interno della Basilica di San Marco a Venezia è interamente ricoperto di mosaici!
Sono multicolori ma con una dominante dorata per riflettere la luce di Dio sul luogo.
Già prima di entrare nel nef, ai lati della porta principale, il nartece ci offre i mosaici più antichi, che risalgono all’XI e al XIII secolo e rappresentano episodi dell’Antico Testamento.
In particolare, la cupola della Creazione a destra descrive, leggendola in senso antiorario, le tappe della genesi con Adamo ed Eva e poi il diluvio e l’arca di Noè.
Andando avanti nel nef, ci immergiamo nel Nuovo Testamento con gli apostoli e la Vergine, la Pentecoste, l’Ascensione e dettagli della vita degli apostoli che non avrei la presunzione di interpretare in questa sede.
Angel : È magnifico! Che luce! Come fanno questi mosaici a riflettere così bene la luce?
Oriane : È il tipo di mosaico che lo permette. A differenza della maggior parte dei mosaici, le tessere che li compongono non sono di pietra ma di vetro!
Per i colori si tratta di vetro colorato. Per le tinte oro e argento, una lastra di metallo prezioso è inserita tra due strati di vetro incolore.
Per accentuare il gioco di luci e riflessi offerto dalla combinazione vetro-metallo, gli artisti hanno giocato con gli angoli per ottenere un set ricoperto da migliaia di volti.
Angel : Intelligente e di successo! Essere abbagliati nella penombra di una chiesa… Un’esperienza senza precedenti!





Il pavimento
Ma non basta visitare San Marco con il naso per aria, bisogna anche interessarsi al pavimento che si calpesta durante la visita.
È fatto di marmi e pietre di tutti i colori e disegna forme geometriche, cerchi, rosette, triangoli, spirali, stelle, rombi… con un’abbagliante precisione matematica!
E la cosa più sorprendente è che non si tratta solo di disegni geometrici piatti, ma anche di illusioni ottiche ed effetti di rilievo creati da effetti di colore sfumati.
Oriane : Se a scuola mi avessero dato questo tipo di disegni da costruire, sono sicuro che la geometria mi sarebbe piaciuta di più!
Angel : Sì, ma lei era già bionda all’epoca, non è vero?
Dietro l’altare, vicino alla Pala d’Oro, si trova una pietra piuttosto speciale.
Mostra un cuore con un cappello di Doge o “corno dogale” che sormonta un riccio, simbolo della famiglia Erizzo.
Questo è il luogo esatto in cui fu sepolto il cuore del doge Francesco Erizzo secondo le sue volontà.





Arte bizantina, colonne di marmo o scolpite, statue...
Quando ci si trova nella Basilica di San Marco, non si sa dove girarsi perché ci sono così tanti dettagli da scoprire.
L’iconostasi di marmo, (separazione tra la navata centrale e il cuore) e ornata di statue è magnifica, così come l’altare principale sormontato da 4 colonne di alabastro scolpite, dietro le quali si nasconde la famosa pala d’oro, la Pala d’Oro.




La Pala d'Oro (ingresso 2€)
Si tratta di una porta d’oro di quasi 3m50 di larghezza per 1m40 di altezza, intarsiata con oltre 1900 pietre preziose e 80 smalti.
Commissionato nel 976 dalla Doge, fu realizzato da orafi bizantini e poi arricchito nel corso dei secoli da artisti greci e veneziani fino a raggiungere l’aspetto attuale a metà del XIV secolo.
Ogni smalto raffigura un apostolo, un angelo, un profeta, un’illustrazione della Bibbia o una scena della vita di Venezia.




Il tesoro (ingresso 3€)
Angel : Facciamo una caccia al tesoro?
Oriane : Ok, ma qui è tutto nella stessa stanza; non è molto difficile!
Oltre a reliquie di Santi o di Dogi nelle loro scatole di velluto, numerosi calici più o meno riccamente decorati, icone, incensieri, spade d’oro e di pietre preziose…
Un intero bottino di Ali Baba tornò da Costantinopoli in particolare durante la 4ª crociata intorno al 1200. I capolavori? Il bruciaprofumi, l’icona dell’Arcangelo Michele e il calice d’oro.

Da vedere: il Museo di San Marco nelle logge al primo piano (ingresso 5 euro).
Sarebbe un peccato non salire al piano superiore, anche solo per ammirare la vista di Piazza San Marco tra le gambe dei famosi cavalli di San Marco.
Oriane : Sapevate che questi cavalli di San Marco sono repliche?
Angel : Sì, ma quelli veri sono lì, nel museo… Furono recuperati nel 1815 da Venezia dopo che un “prestito” di Napoleone permise di esporli a Parigi sull’arco di trionfo del Carrousel. Anche quelli di Parigi sono repliche!
Oriane : Sono cavalli da viaggio… Possiamo prenderli in prestito per qualche settimana per la terrazza del nostro appartamento, in attesa di produrre altre repliche?
Angel : Avete altre buone idee come questa? Invece di delirare, guardate questo panorama! La piazza San Marco, quella sì che è vera! Anche il Palazzo Ducale!
Oriane : È davvero bellissimo!
Angel : Proprio così… Questa era la terrazza riservata ai Cani e ai loro cari per assistere alle feste veneziane e alle cerimonie che si svolgevano in Piazza San Marco!
In questo museo, oltre ai veri cavalli di bronzo, potrete vedere frammenti di mosaici del XIII e XVI secolo.
Soprattutto quelli che mostrano Abramo con un’espressione indignata, le sopracciglia alzate, a causa dei leggendari pettegolezzi dei veneziani!
In questo museo sono esposti mosaici recentemente restaurati, in attesa di essere riportati al loro posto originale; questa è l’occasione per vederli da vicino.
Da vicino, inoltre, si possono ammirare i magnifici mosaici delle pareti e dei cupi della Basilica.
E poi, la sala banchetti Doges merita un’occhiata!






La maggior parte dei visitatori di Venezia non conosce il significato dei 3 alberi di fronte alla basilica.
In realtà corrispondevano ai 3 regni conquistati dai Cani nel corso della storia: Cipro, Creta (allora chiamata Candia) e il Peloponneso (antica Morea).
All’epoca di Napoleone, i suoi simboli inquietanti, in quanto assimilabili alla tirannia associata alle sue conquiste, furono sostituiti dai simboli di Libertà, Virtù e Uguaglianza.
